Per risalire alle origini dell’arte del mosaico bisogna tuffarsi indietro nella storia di 5000 anni, nell’antica Grecia.
Qui il Mosaico - già inteso come tecnica artistica decorativa mediante la quale si riesce a creare motivi geometrici e figurativi accostando piccoli frammenti (tessere) di marmo, vetro, terracotta o smalto, fissati su una base di malta - conosce i suoi primi importanti sviluppi.
I Greci tramandarono questa stupenda tecnica ai Romani, che la fecero propria e riuscirono a diffonderla in tutto l’impero.
In età Romana l’arte del mosaico raggiunse un grande splendore, ancora oggi apprezzabile nelle decorazioni dei pavimenti nei vari siti archeologici, divenendo presto una forma di ostentazione di ricchezza e prestigio.
Crollato l’impero Romano per mano delle popolazioni barbariche, il mosaico si diffuse enormemente nell’era bizantina, dove venne diffusamente utilizzato per decorare pavimenti, mura e soffitti di chiese e palazzi.
Proprio nell’epoca Bizantina l’arte del mosaico raggiunse uno dei suoi massimi splendori, con i colori che divennero più ricchi e con lo stile che si fece più espressivo.
Dopo i fasti del periodo bizantino, l’arte musiva conobbe nel quindicesimo secolo un lungo e lento periodo di decadenza.
Per trovare i primi segni di una rinascita, dobbiamo attendere fino al diciottesimo secolo, dove nuove tecniche di fabbricazione delle tessere in smalto vetroso dettero nuova vita a questa tecnica.
Il mosaico tornò presto di gran moda presso nobili, papi e aristocratici.
Per un lungo periodo Roma conobbe enormi fortune nelle esportazioni di mosaici, i cui soggetti si richiamavano alle tematiche antiche. In quel periodo venne anche creata la Scuola Vaticana del Mosaico (che opera ancora oggi), con il compito di rivestire di mosaici l’interno di San Pietro.
La rivoluzione industriale segnò, nella seconda metà dell’Ottocento, la fine di tutte le attività artigianali e provocò una nuova decadenza del Mosaico.
Nei primi anni del Novecento, in un clima di forti fermenti culturali e di sperimentazioni di nuove forme artistiche, rinacque finalmente l’interesse per il mosaico.
Oggi, in piena era tecnologica, l’arte del mosaico è ancora di più divenuta un lusso per pochi.
Tuttavia, nuove tecnologie di lavorazione e nuove tecniche artistiche permettono al mosaico di sopravvivere.
E in un mondo appiattito dalla produzione industriale di massa, dove l’omologazione è erroneamente additata come valore, esiste per fortuna ancora la possibilità di godere di pezzi unici o di esemplari limitati.
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